Tomado de otro foro: Extracto entrevista a Anna Netrebko & Señor:
Dal Corriere della Sera, intervista di G. Manin.
*Il 7 dicembre per l’Andrea Chénier che aprirà la stagione della Scala i baci sono previsti appassionati...
Y.E.: «Il mio primo Sant’Ambrogio, e subito da protagonista! Un debutto da batticuore. Ho vissuto molti anni a Milano, ho assistito a diverse prime scaligere, so cosa vuol dire. Il 7 dicembre un cantante si gioca tutto, è la forca caudina da cui bisogna passare».
A.N.: «Io ci passerò per la terza volta. Nel 2011 ero Donna Anna in Don Giovanni, nel 2015 Giovanna d’Arco e ora Maddalena di Coigny, l’innamorata di Chenier. Un ruolo molto bello, darò tutta la mia anima. Incredibile che quest’opera manchi dalla Scala da oltre trent'anni... Nel 1985 nella mia parte c’era Eva Marton. E sul podio, proprio come adesso, Riccardo Chailly. Sono felice di lavorare di nuovo con lui, un maestro sensibile come pochi. Di solito i direttori sono severi, ti dicono quello che devi fare e via. Lui invece non impone nulla, ti spiega sempre perché fare un passaggio in un certo modo piuttosto che in un altro».
*Avete già iniziato a provare?
Y.E.: «Ci siamo incontrati un paio di volte. Chailly mi ha già dato indicazioni preziose, ma le prove vere, anche con il regista Martone, inizieranno a fine ottobre. Nel frattempo studio, studio, studio. Chénier lo farò a mio modo, senza imitare nessuno. Chiedo solo ai signori loggionisti di non arrivare prevenuti. Ascoltate e poi giudicate, se non si ascolta con le orecchie libere non si scopre mai niente. Non si può vivere di miti, i Corelli, i Carreras non ci sono più. La lirica è cambiata, è cambiato il modo di cantare. Io mi impegno di dare a Chenier tutta la mia voce e tutto il mio cuore. È la mia prova del fuoco, dopo non avrò più paura di niente».
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